07 Apr Middlemarch di George Eliot
Buon lunedì sera miei cari lettori, lettrici, librovori come vogliamo definirci 🙂
torno in ritardo come al solito, ma meglio tardi che mai, con un altro appuntamento con questa rubrica che dovrebbe esserci tutte le settimane ma a volte me la dimentico…vabbè lasciamo stare.
Intanto eccoci qui, voglio condividere con voi l’incipit di “Middlemarch” un classico d’epoca ottocentesca di George Eliot. Non è un romanzo forse che può piacere a tutti, poiché ha una narrazione al principio molto lenta, molto descrittiva sia nei luoghi che nei personaggi, i cui ritratti sono molto dettagliati, ma non mi crea nessun problema assolutamente. Ho deciso di leggerlo “per colpa” di Ilenia (Con amore e squallore è il suo blog e ha anche un canale youtube Ilenia Zodiaco), e quindi lo sto leggendo con lei e ho scoperto c’è anche un’altra ragazza Diana (Non riesco a saziarmi di libri è il suo blog e questo è il canale omonimo), pertanto leggo in compagnia :).
Ora bando alle ciance vi lascio all’incipit di questo “romanzone” (è bello ciocciotto 🙂 ).
Middlemarch di George Eliot
Miss Brooke era dotata di quel genere di avvenenza che pare essere messo in risalto da un vestire dismesso.
Mano e polso erano di cosi elegante fattezza che essa poteva portare maniche spoglie di stile quanto quelle con cui la Beata Vergine apparve ai pittori italiani; e il suo profilo, non meno della statura e del portamento, pareva acquisire ancor maggiore dignità dai suoi abiti modesti, che, accanto alla moda di provincia, le conferivano la solennità di una bella citazione della Bibbia, o di qualcuno dei nostri più antichi poeti, inserita in un trafiletto di un giornale d’oggi.
Di solito di lei si diceva che fosse di un’intelligenza buon senso. Eppure, Celia non portava più fronzoli di lei; e solo agli occhi di un osservatore attento i suoi abiti differivano da quelli della sorella e rivelavano un pizzico di civetteria nella fattura; che la semplicità di vestire di Miss Brooke era dovuta a motivi svariati, per la maggior parte condivisi dalla sorella.
L’orgoglio di essere delle signorine di rango vi aveva una certa parte: i parenti dei Brooke, anche se proprio non esattamente aristocratici, erano indiscutibilmente “gente per bene”: a indagare su un paio di generazioni passate non si sarebbe trovato nessun antenato agrimensore o spedizioniere; nulla di inferiore a un ammiraglio o a un prelato; e si poteva addirittura risalire a un gentiluomo puritano che aveva militato sotto Cromwell, ma in seguito si era sottomesso al nuovo regime ed era riuscito a uscirsene da tutti gli impicci della politica come proprietario di una rispettabile tenuta familiare.
So che non può piacere a tutti, ma a me sta prendendo, e ho pensato di condividere con voi l’inizio, così se a qualcuno piacciono questi romanzi, potrebbe decidere di iniziare la lettura :).
claudina
Posted at 10:23h, 08 AprileNon conoscevo questo libro. La cover la trovo semplice ma d'impatto, davvero carina. L'inizio non mi sembra male anche se non sono avvezza a questo stile, va beh alla fine è un classico quindo non mi aspetto un linguaggio spicciolo però dopo un pò avverto una sensazione di pesantezza e preferisco prenderli in mano in futuro ecco….