08 Feb Emma di Jane Austen
EMMA DI JANE AUSTEN
Questa recensione era in fila da un po’ ed la recensione del mese di Gennaio per Un classico al mese di Matteo del blog “Storie dentro storie”. In pratica sono in mega ritardo quindi senza scocciarvi oltre vi lascio alla recensione ;).
Autrice: Jane Austen
Titolo: Emma
Casa Editrice: Mondadori
Anno di Pubblicazione: 1815
Prezzo: 10,00
E +
TRAMA
“Sono andata a scegliermi un’eroina che nessuno tranne me potrebbe amare…”: così diceva, della protagonista, la sua creatrice. Emma Woodhouse è una giovane donna intelligente, indipendente, che ha sviluppato una forte individualità e una decisa coscienza della propria posizione sociale, tuttavia è straordinariamente cieca di fronte ai sentimenti: propri e altrui. Jane Austen costringe la sua eroina a una tardiva quanto autoironica presa di coscienza, attraverso la quale prende forma anche la sua sottile critica dei costumi, della vanità e dell’egoismo, visti alla luce di una profonda comprensione dell’animo umano.
RECENSIONE
Voi audaci lettori – che avete deciso di leggere il mio parere riguardo al romanzo ben conosciuto come Emma – avverto che non sarà una classica recensione, perché ho la ferma convinzione che recensire un classico commentando se sia bello o brutto sia quasi un abominio, un reato di lesa maestà nei confronti di quei libri che si sono conquistati con sudore e inchiostro il loro titolo e la loro corona e ora guardano i lettori dagli scaffali con l’aria baldanzosa e di onnipotenza che spesso li caratterizza e che spesso induce i lettori più giovani ad aggirare velocemente il settore dei Classici e dirigersi verso letture di altro genere, non meno belle, ma talvolta sicuramente meno impegnative. Ora nonostante Emma non sia il mio preferito tra i romanzi pubblicati da Jane esso rientra a pieno titolo in quei romanzi appena descritti e l’amore sconsiderato che nutro nei confronti di questo genere mi spinge ad amarlo nonostante io non ami allo stesso modo la sua protagonista.
Questa recensione, forse alla fine, verrà fuori come un tête-à-tête tra me e la dolce, bella, intelligente, ricca e arguta Emma (tutto lei poi -.-), ma cercherò di non perdermi nel discorso e nella lode di questo romanzo.
Partiamo dapprima dall’ambientazione classica che ovviamente utilizza la Austen, la quale costruisce le sue storie in un’epoca poco precedente alla sua, dove le buone maniere, il galateo, il farsi visita e i balli sono all’ordine del giorno nelle case della medio-alta nobiltà o più in generale presso quelle famiglie e quelle case il cui buon nome non sia stato mascherato da scandali di sorta ma a volte solo dalla cattiva sorte.
La piccola e ridente Highbury ha una sola e vera star, passatemi l’uso del termine in un contesto tanto inusuale, ed è la bella e ricca Emma Woodhouse, unica erede di un possidente del luogo e autorità indiscussa per quanto riguarda la piccola società della sua cittadina. Le descrizioni di Jane Austen sono come sempre all’altezza delle migliori sceneggiature, anzi qualche sceneggiatore dovrebbe imparare da lei per la caratterizzazione dei luoghi, in quanto la scrittrice inglese con lunghe perifrasi, abbondanti parti descrittive riesce a dipingere a chiare pennellate dai colori vivaci l’atmosfera della cittadina permettendoci di vivere anche noi l’Inghilterra della età Regency.
Ricordo quasi inutilmente forse che la Austen è una scrittrice precisa, molto descrittiva e che ama i periodi lunghi e costruiti, quando decidete di leggere un suo libro fatelo consapevoli di ciò, ma se riuscirete a vincere l’iniziale astio nei confronti di questo stile vi assicuro che amerete i suoi romanzi.
Emma, come altri romanzi di Jane Austen, risulta così attuale e contemporaneo con i messaggi nascosti e palesi da essere ovviamente un evergreen della letteratura inglese, ma oltre ciò la Austen sapeva benissimo come fare marketing e attirare l’attenzione affermando che “Sono andata a scegliermi un’eroina che nessuno tranne me potrebbe amare…”. E’ una verità universalmente riconosciuta che quando dici che può piacere solo a te il lettore la vedrà come una sfida e comprerà il libro solo per dimostrarlo!
Questo è però impossibile, perché a poche pagine dall’inizio della lettura ci si rende conto che Emma è sia una piccola ereditiera un po’ viziata (un po’ tanto ndR), ma anche un’allegra, intelligente, piena di vita ragazza, generosa e attenta agli altri e pronta a scusarsi quando commette un errore (e succede fin troppo spesso! ndR) ed a cercare sempre il sistema migliore per rimediare e creare altri guai. Un angelo di perfezione!
Un personaggio fantastico, ben descritto, caratterizzato a dovere, molti autori dovrebbero imparare da lei per descrivere i protagonisti come si deve. Le sue piccole manie, i suoi attacchi di gentilezza e la sua intelligenza sono tutte parti incredibilmente inserite in Emma, unite con estrema maestria e il discorso potrebbe essere fatto per tutti i personaggi, anche quelli appena accennati sono descritti sufficientemente e con tratti precisi di penna vengono catalogati come personaggi, ognuno con i propri pregi e difetti!
Purtroppo è Emma che mi rende questo romanzo poco “preferito” tra i preferiti. Per carità lo adoro, è un romanzo ricco di spunti, romantico e attuale, ma Emma è troppo ficcanaso per i miei gusti e in molti punti non l’ho sopportata, e ha causato non pochi guai e inoltre quando va a trovare le zie di Jane sembra provare una leggereasuperiorità, ma forse è solo la mia visione distorta di questo personaggio.
Invece il protagonista maschile, l’affascinante Mr Knightley l’ho adorato, con la sua intelligenza, la sua arguzia e la sua capacità di zittire Emma, ma anche con il suo romanticismo e l’imbarazzo all’idea di provare qualcosa per qualcuno tanto più giovane: veramente favoloso!
In generale è un libro da cui non posso esimermi di consigliarlo, decisamente, non fate caso al mio odio recondito per Emma, ma è una sensazione a pelle, per voi potrebbe essere l’eroina migliore in assoluto, ma io finirò sempre per preferire Elizabeth Bennett e perché no anche Catherine Morland. Emma è un romanzo romantico, attuale e profondo, ed è un romanzo di formazione per la bella Emma, che matura nel corso del racconto, assumendosi le sue responsabilità e imparando a vivere nel modo giusto.
Le immagini sono dell’adattamento per la televisione del 2009, è stata trasmessa dal canale televisivo BBC One con Romola Garai e Jonny Lee Miller. Voi lo avete visto? Io in inglese, sono indecisa tra questo e l’adattamento cinematografico con la Paltrow nel ruolo della bella Emma.
Questa recensione partecipa alla Challenge ispirata ad Hunger Games di On the Read.
DISTRETTO 7 – A questo distretto appartengono i romanzi Classici. Questa recensione partecipa alla “Sfida di Lettura 2013 – Un Classico al mese” del blog Storie dentro Storie.
Mariki93
Posted at 21:58h, 08 FebbraioAnch'io ho trovato Emma decisamente troppo impicciona….però, come ogni libro della Austen, l'ho adorato!!!*-* Unica!!<3
Bella recensione!!=)
Janeisa
Posted at 22:14h, 08 FebbraioSi odiosa -.- Sempre a filosofeggiare .-..
Grazie mille Mariki, mi fa piacere che ti sia piaciuta *O*